Il clan Assad: 54 anni tra tribalismo, panarabismo e nazionalsocialismo
Il clan degli Assad, tra pragmatismo e brutalità, ha segnato 54 anni di dominio semilaico, terminati con un crollo improvviso.
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Continua a leggereIvan, un immaginario nazionalista russo, riflette criticamente sui fallimenti geopolitici, economici e sociali della presidenza di Putin.
Continua a leggereCos’è la Wagner? Per cosa combattono? Dove si trovano? Sono tre domande determinanti a cui i canali ufficiali non sanno rispondere e chi ufficiosamente saprebbe farlo, non ha interesse nel dirimere i dubbi. Il nome Wagner si vocifera voglia rievocare quello del noto musicista, ma non per le qualità artistiche; è più plausibile sia un modo per omaggiare il Terzo Reich in quanto in battaglia indossano soventemente l’elmetto della Wermacht. Le fonti più accreditate descrivono questo gruppo come un braccio armato composto da combattenti che la Russia, nonostante la costituzione preveda l’illegalità di iniziative mercenarie, sfrutta per seguire i propri interessi geopolitici, ma senza il dispiegamento di forze militari direttamente riconducibili al Cremlino. Sembra che la Wagner sia impegnata praticamente ovunque nel globo: in qualsiasi area di rischio o di possibile reale interesse. Può sembrare un gioco delle matriosche, ma fino ad ora la strategia ha funzionato in quanto ha impedito diretti imbarazzi alla super potenza. La presenza Importante presenza è registrata in Ucraina, dove fin da subito si è ipotizzato l’intervento di paramilitari russi: sono schierati per assicurarsi un risultato vincente nel Donbass, zona fortemente contesa. Altri sono i luoghi nevralgici dove operano (Ciad, Libia, Mali, Repubblica Centrafricana, Mozambico,…
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