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Analisi del jihad: dalla tradizione orale al cyberwarfare

Il libro nasce dall’esigenza di esplorare, con un approccio interdisciplinare, un concetto di cui spesso si è discusso a livello planetario per i riflessi sociali che sono scaturiti a seguito di attentati sia negli Usa che in Europa.

Gli autori, prima ancora che scoppiasse il conflitto Israele-Palestina, hanno deciso di condurre il lettore verso la formazione di consapevolezze che potessero essere maturate attraverso l’osservazione del fenomeno sia dal punto di vista antropologico/storico (a cura di Arianne Ghersi, analista geopolitica specializzata in Nord Africa e Medio Oriente. Redattrice per “Parabellum” e “Il Talebano”) che con un’attenta analisi del mondo cyber (Roberto Milani, Senior IT Manager, esperto in cyber security). Entrambi si sono impegnati nella raccolta e divulgazione di dati il più possibile “asettici” e nella stesura di un testo da cui non trasparissero le proprie convinzioni personali perchè la comunicazione mediatica, come sovente accade, spinge il lettore/ascoltatore verso una chiara presa di posizione.

Sono stati inoltre coinvolti:

  • Vasco Fronzoni (Prefazione): Professore Associato di Diritto musulmano presso l’Università telematica Pegaso. È stato per lungo tempo docente formatore del personale del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria su tematiche relative ad Islam, radicalizzazione e de-radicalizzazione ed è consulente referente per alcune istituzioni nazionali e per diverse associazioni musulmane con sede in Italia per le problematiche riguardanti le comunità confessionali nella diaspora.
  • Fabio Bozzo (Appendice storica): storico e saggista
  • Fabrizio Fratus (Postfazione): sociologo, direttore de “Il Talebano”

Il tratto inedito del testo è quello di aver voluto donare attualità e concretezza al termine jihad attraverso due interviste ad esponenti di visioni opposte che, grazie al loro contributo, accompagnano il lettore nel finale del libro attraverso la risposta a domande identiche:

  • Davide Piccardo: direttore del quotidiano laluce.news e del mensile La Luce30, è stato coordinatore del Coordinamento delle Associazioni Islamiche di Milano, uno dei fondatori dei Giovani Musulmani d’Italia, membro dell’European Muslim Network fondato da Tariq Ramadan.
  • Bill Warner: Presidente e co-fondatore CSPII – Centro per lo studio dell’Islam Politico Internazionale.

Essendo Warner madrelingua inglese e concedendo in questa occasione la prima intervista in Italia, Marco Moshe Bumaguin (CSPII Italy Country Director, CSPII Ambassador & Lecturer) ha fornito una traduzione in italiano affinchè quanto descritto fosse il più possibile fruibile.

Il libro analizza il jihad in modo completo ed organico e, contrariamente a quanto avviene nella stragrande maggioranza dei casi, ciò è concepito affinchè possano trarne piacere sia lettori “esperti del settore”, sia curiosi e neofiti della materia.

  • Dott.ssa in Scienze Internazionali Diplomatiche, Master in “Religioni e Mediazione culturale” e Master in “Antiterrorismo Internazionale”.
    Esperienze formative maturate presso Radio Vaticana e la Camera dei Deputati.
    Dal 2021 al 2023 membro del Comitato di Direzione della Rivista "Coscienza e Libertà", organo di stampa dell’Associazione Internazionale per la difesa della libertà religiosa (AIDLR).
    Attualmente fondatore del blog "Caput Mundi", Redattrice per “Il Talebano” e collaboratrice editoriale presso radio RVS, network hopemedia.it.

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  • Senior IT Manager, esperto in cybersecurity ed intelligenza artificiale. Dal 1999 opera nel settore IT dallo sviluppo, alla direzione di progetti, sia in ambito startup che in ambito corporation; negli ultimi anni si è specializzato in sicurezza informatica e nelle tematiche inerenti all’adozione dell’IA nei processi aziendali. Fondatore del blog "Caput Mundi".

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