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Piaggio Aerospace è Turca, “per noi è la Ferrari dei Cieli”

Intervista a Gokhan Eller, presidente di Musiad Italia (Associazione degli industriali e degli uomini d’affari indipendenti)-Confindustria Turca

Gokhan Eller presidente della MUSIAD Italia (Associazione degli industriali e degli uomini d’affari indipendenti, equivalente della Confindustria italiana

La notizia è stata diffusa tra Natale e Capodanno e ha rappresentato la svolta di una situazione da tempo ferma nei gangli dell’amministrazione straordinaria: il gruppo turco Baykar, specializzato nello sviluppo e nella produzione di sistemi uav (veicoli aerei senza pilota) e tecnologie aerospaziali avanzate, ha acquisito Piaggio Aerospace. Notizia ufficializzata e comunicata dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, che ha autorizzato i commissari straordinari di Piaggio Aero Industries e Piaggio Aviation a procedere con la cessione dell’intero complesso aziendale alla società turca. Piaggio Aerospace progetta e costruisce velivoli da pattugliamento, motori aeronautici avanzati, sistemi per pilotare aerei da remoto. Quartier generale Villanova D’Albenga, in provincia di Savona. A gestire la comunicazione italiana di questo delicato passaggio, Gokhan Eller presidente della MUSIAD Italia (Associazione degli industriali e degli uomini d’affari indipendenti, equivalente della Confindustria italiana) a cui facciamo le domande che comprendono anche i principali dubbi sollevati dall’opinione pubblica in merito all’acquisizione.


La notizia diramata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy relativa alla cessione di Piaggio Aero Industries e Piaggio Aviation, rappresenta un passo atteso da anni. Cosa vi ha portato all’interesse per questa azienda, da quanto tempo era nei vostri piani acquisirla ? 

La cosa è andata così: ho sentito della notizia della vendita, ho informato la Musiad, poi  ho fatto una accurata relazione, dopo aver chiesto informazioni e aver avuto i primi contatti con la Piaggio. Successivamente questa mia relazione è stata letta dalla famiglia Baykar, valutata internamente e quindi hanno ritenuto opportuno fare la loro offerta. E’ stata una vicenda “occasionale” che non era nei piani: tuttavia, la società turca ha ritenuto opportuno fare questo grosso investimento anche per portare la propria tecnologia degli aerei senza pilota in Italia, di cui è leader- a questo proposito, vorrei precisare che  Baykar detiene il sessanta per cento del mercato dei droni nel mondo.


I sindacati hanno richiesto al più presto un piano industriale. Potete garantire o prevedere di mantenere l’occupazione attuale e gli asset industriali? 

Tengo a precisare che non parlo a nome della famiglia Baykar, che è una società privata. Tuttavia, negli annunci e nei comunicati, hanno riferito che hanno acquisito una società storica, sanno di essere responsabili e che porteranno avanti una società con 140 anni di storia. Con il Ministero sono stati fatti degli accordi garantendo i posti di lavoro: pensi solo che la società Baykar, in Turchia, ha distribuito utili per circa 18 mensilità  ai vari dipendenti: parliamo di una società che è la prima come  fatturato come  export nel suo paese. Mi sono arrivati spesso timori relativi al fatto che la Piaggio è stata comprata dai turchi, quindi una  realtà non italiana: voglio solo precisare che prima dei turchi la società era già proprietaria di stranieri e precisamente di arabi (società Mubadala- Emirati) un paese non membro della Nato; la Turchia, invece, come sapete,  è membro della Nato, storico alleato dell’Italia con rapporti sia diplomatici che economici eccellenti.


Saranno i droni senza pilota a essere la principale produzione ? Sarà preservato l’indotto aerospaziale italiano?

Con l’acquisizione della Piaggio rafforzeranno ancora di più il primato di Baykar con il 60% delle vendite mondiali di droni: inoltre grazie alla Piaggio hanno acquisito anche la licenza per aerei, come il modello iconico del P180. Alla Baykar interessa molto anche la manutenzione che fa la Piaggio per quanto riguarda i motori.

L’azienda turca si è impegnata a mantenere e a potenziare sia la produzione di aeromobili che quella di motori, inclusive le relative attività di supporto tecnico. Immagino, dunque, che anche l’indotto aerospaziale italiano sarà mantenuto.


Pensate a una generale implementazione dei rapporti, anche politico / economici con l’Italia, grazie a questa acquisizione ?

ll rapporto tra l’Italia e Turchia sta crescendo in positivo, abbiamo un rapporto economico che si aggira sui 27-30 miliardi di dollari ed è in continua crescita. Abbiamo dei rapporti politici ed economici che potrei definire ottimi , quasi al livello dei tempo del presidente Berlusconi, il quale era andato, addirittura al matrimonio della figlie del presidente Erdogan. Sono due paesi amici, sono due paesi sicuri. La Turchia vede l’Italia come un paese amico e alleato con interessi reciproci come ad esempio essere un paese della Nato.


Cosa rappresenta per voi Piaggio e la sua storia? I proprietari di Baykar  si dice siano abili piloti. Cosa rappresentano per voi modelli iconici come il P180 ?

Vorrei fare un piccolo passo indietro, precisando che la Baykar in questo momento dovrà superare tre fasi importanti: Golden Power, l’antitrust e il tavolo con i sindacati per arrivare a marzo o aprile all’acquisizione definitiva.

L’amministratore delegato di Baykar, Haluk Bayraktar, il fratello più grande, ha scritto “lavoreremo per preservare l’identità storica della Piaggio, aumentare la sua capacità produttiva e sostenere la crescita dei posti di lavoro in Italia, unendo l’innovazione al rispetto delle sue radici. Detto da uno che ha più di 5.100 persone sotto di lui, ecco ci crederei.

Ovviamente è la prima società a aver creato e progettato i velivoli senza pilota, il primo drone in Europa, ha una storia di 140 anni e quindi è una delle aziende più antiche, con più storia del mondo in questo settore, quindi è molto importante averla acquisita ma ovviamente è anche una responsabilità mantenerla, farla crescere e portarla nel futuro. I due fratelli, i quali anche i piloti sono concordi a ciò che ho detto, hanno pubblicato anche sui social media questo discorso dell’importanza della storia della Piaggio e ovviamente hanno grandi speranze nel far crescere questa società e vedere anche cose che loro non producono.

Il fatto di aver acquisito una società che produce la Ferrari dei Cieli per loro è molto emozionante.


  • Giornalista professionista, coordinatrice news per due emittenti televisive liguri, filosofa, presentatrice, libero professionista nell’ambito della comunicazione, uffici stampa e social media management. Modera convegni e dibattiti. Su Caput Mundi parla di Mediterraneo, merci, porti, blue economy.

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  • Presidente della MUSIAD Italia (Associazione degli industriali e degli uomini d’affari indipendenti, equivalente della Confindustria italiana.

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